18 marzo 2020

SOSTENIAMO LE PRODUZIONI LOCALI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS #IOCOMPROFVG


A causa delle misure adottate per il contenimento del Covid-19, le produzioni agroalimentari di molte regioni italiane rischiano di collassare. Noi cittadini possiamo però fare la differenze, salvaguardando un patrimonio che non ha prezzo e che sarà fondamentale per sopravvivere nel prossimo futuro , se non semplicemente per rialzarci in piedi in modo sano un domani.
Chiunque stia leggendo può fare la differenza con una spesa consapevole a sostegno della propria comunità!

Rispetto alla regione in cui vivo, condivido con piacere le informazioni che ho per sostenere questo tipo di azione collettiva importantissima. Fatelo anche voi per le zone in cui abitate, per far sì che il virus non intacchi una parte così vitale e importante del nostro macro organismo come le piccole produzioni alimentari.

In Friuli Venezia Giulia sta partendo la campagna di sensibilizzazione #IOCOMPROFVG per dare ‘ossigeno’ alle aziende locali e al tessuto agroalimentare della regione. Tutte le filiere locali sono infatti in sofferenza a causa dell’emergenza sanitaria. Un grosso impatto lo ha avuto all’inizio la chiusura delle mense scolastiche, con tonnellate di prodotti freschi rimasti nei magazzini e nelle celle frigorifere. Ma era solo l’inizio: la serrata di bar e ristoranti è stato come uno tsunami sui contratti di fornitura già in corso.

Recentemente lo stesso l’assessore regionale Stefano Zannier si è rivolto alle imprese di trasformazione chiedendo loro di usare latte friulano per far fronte al crollo della domanda di prodotti lattiero caseari freschi, che a sua volta sta causando il mancato ritiro del latte dalle stalle locali. In questo momento nemmeno l’export rappresenta un’alternativa valida, non solo per i filtri che diversi Paesi hanno imposto alle frontiere, ma anche per una guerra commerciale che ha causato la richiesta di ingiustificabili certificazioni virus-free come freno ai prodotti del Friuli Venezia Giulia.



È per questo che l’agenzia di cluster Agrifood FVG, in accordo con l’Assessorato regionale, ha lanciato la campagna #IOCOMPROFVG.

“Chiediamo ai consumatori di fare una spesa consapevole, oggi più che mai. L’invito è quello di privilegiare negli approvvigionamenti mozzarelle e formaggi freschi prodotti con il latte locale al posto di quelli ottenuti da cagliate straniere, salumi fatti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura di stagione provenienti da coltivazioni locali o, ove non sia possibile, nazionali – chiede il presidente Claudio Filipuzzi – Se metteremo nel carrello più prodotti del Friuli Venezia Giulia, daremo un aiuto concreto alle aziende agricole e agroalimentari della nostra regione. Per questo #iocomproFVG”.

Oltre alla Gdo (supermercati, discount…), Agrifood Fvg ha individuato anche altri canali di acquisto della spesa alimentare di prodotti locali, nel pieno rispetto delle regole di movimento delle persone previsto dai decreti governativi:

“FRESCO E LOCALE” (www.frescoelocale.it) – Soplaya, startup udinese, già attiva nel settore Horeca, dove accorcia la filiera distribuendo eccellenze direttamente dal produttore al ristoratore, si è reinventata e in un solo weekend ha dato vita a frescoelocale.it. 
Nel sito, Soplaya ha raccolto una rete di produttori che riconvertono i propri spacci aziendali per farli diventare dei mercati di prodotti genuini e locali. È da poco possibile ordinare online la spesa e riceverla a casa, eliminando la necessità di recarsi in supermercati sovraffollati dove i passaggi di mani tra intermediari sono molti. Frescoelocale.it donerà poi 1€ agli ospedali regionali per ogni spesa effettuata sul proprio portale.


“BIOKIT ANTICOVID” - Iniziativa attivata nella zona di San Vito al Tagliamento dalla fattoria sociale e didattica “La Volpe sotto i Gelsi”, che consegna a domicilio quello che loro chiamano il “BioKit AntiCovid-19”, cioè cassette di frutta e verdura bio, ampliate per l’emergenza con l’inserimento di altri beni di prima necessità come pane, pasta, latte, caffè e prodotti per l'igiene personale e per la casa. Per conoscere e iscriversi al servizio: tinyurl.com/CassetteBioVolpe



MERCATI DI CAMPAGNA AMICA – Rimangono aperti i mercati di Coldiretti a Gorizia, Pordenone e Udine, con la massima attenzione a evitare contatti e assembramenti.

GODO AIAB – Il gruppo organizzato della domanda e offerta dell’Associazione italiana agricoltura biologica mantiene attivi i suoi centri di distribuzione presso Fiumicello, Trieste e San Marco permettendo l’acquisto di prodotti da piccole aziende biologiche locali. Per iscriversi al servizio: www.aiab.fvg.it/godo/

SPACCI AGRICOLI – Rimangono aperti ma sono accessibili solo dai residenti dello stesso comune.


GAL TRIESTE - Anche nella provincia di Trieste i triestini e gli altri residenti possono far portare i cibi e i vini di Carso e Istria a casa loro, ordinandoli al telefono, via whatsapp o per email, grazie al servizio creato in questi giorni da una serie di aziende agricole insieme al GAL Carso, che si sta adoperando sia per allargare la collaborazione tra le aziende, sia per aiutarle a promuovere il servizio permettendo ai cittadini di approvvigionarsi di un cibo sano, utile all’economia locale e al ruolo degli agricoltori, veri e propri “guardiani” e “manutentori” del territorio.

A Trieste in questo momento sono due i servizi organizzati dalle aziende, che permettono di farsi recapitare a casa carni suine, carni bovine, formaggi vaccini e caprini, salumi, miele, confetture, salse, sciroppi, olio extravergine di oliva, caffè. Qui il link per ordinarli:

http://www.galcarso.eu/it/consegna-prodotti-locali/?fbclid=IwAR1-s1qWrkJk9I2bEnXGg3z3xX_gXiB3gIlG85SwQjLViP66FShg6uC8Mqw



Agrifood FVG, assieme all’Assessorato regionale, e al GAL Carso chiama pertanto tutti i cittadini a fare scelte consapevoli ed attente, dimostrando solidarietà nei confronti dei produttori del territorio. L’invito è quello di condividere anche con amici e conoscenti, attraverso i social network, gli acquisti solidali effettuati, riportando l’hashtag scelto per la campagna: #IOCOMPROFVG.

02 febbraio 2018

CORSO DI SLOVENO AUTOGESTITO A TRIESTE (LIVELLO BASE). MISSION POSSIBLE


Carissimi stiamo organizzando a Trieste un corso autogestito di lingua slovena per assoluti principianti. Le lezioni si terranno due volte a settimana per circa un'ora e saranno molto esperienziali e pratiche, per iniziare subito a cimentarsi con situazioni reali.

Se siete interessati o conoscete qualcuno che lo è, contattatemi via commento oppure iscrivetevi al gruppo Facebook.


ORARI



Nell'immagine vedete i risultati provvisori di giorni e orari individuati in base alle prime persone che hanno manifestato interesse.

Abbiamo ipotizzato 2 turni: un gruppo che fa lezione di mattina, uno di pomeriggio così:
- chi ha turni può scegliere ogni volta a che lezione andare senza problemi;
- se uno perde una lezione ha la possibilità di recuperarla con un gruppo diverso dal suo;
- chi vuole fare una lezione al mattino, una al pomeriggio, può farlo, basta comunicarlo!

Se ci sono nuove persone che hanno esigenze diverse vediamo di "aggiustarci" (per esempio le fasce mattutine andavano bene anche martedì e mercoledì come giornate, abbiamo scelto venerdì a caso!), altrimenti se non ci sono controproposte o richieste quelli sopra saranno gli orari definitivi.

Vorremmo far partire il corso giovedì 15 febbraio 2018.

Se siamo almeno 4 persone per fascia oraria il corso parte, altrimenti no (teoricamente il numero c'era per far partire entrambi i corsi, sia mattina che pomeriggio, vediamo ora se però tutti riconfermano).
Possiamo arrivare a un massimo di 10 persone per gruppo! Quindi confermate presto, che non si sa mai.

QUANTO COSTA E QUANTO DURA?

La formula che abbiamo pensato è semplice e autogestita: si procede sotto forma di "ricarica" mettendo una quota base che assicura un numero minimo di lezioni.

Ovvero: ogni partecipante mette 100 euro che vanno a creare un budget per coprire tot ore di lezione. Più siamo e più lezioni facciamo!
Ogni corso parte con un minimo di 4 persone e per arrivare a un massimo di 10 appunto.

Es. Se siamo in 4 persone, significa che con 100 euro faremo 8 lezioni e poi ognuno deciderà se e quanto "ricaricare" o meno per farne altre. Se siamo in 10 persone significa che avremo un budget più alto faremo 20 lezioni senza bisogno di aggiungere altri soldi per "ricaricare".

DOVE LO FACCIAMO?

In centro a Trieste. Non è detto sempre nello stesso posto. Ovvero anche la location sarà autogestita. Al momento, visto che il numero di persone previste non è ingestibile, ci incontreremo o a casa mia (piazza Carlo Alberto), oppure a casa di un'altra "corsista" in zona Largo Barriera oppure in un ufficio a inizio via Battisti. Se ci sono altri volontari che sarebbero felici di ospitare le lezioni in casa proprio o in uno spazio comune (palestra, locale pubblico o altro, purché in centro e facilmente raggiungibile da tutti), benvenga! 

Fatemelo sapere via messaggio privato. Volendo ci si potrebbe anche alternare in case diverse una volta che ci conosciamo meglio e rompiamo il ghiaccio.

Sono previste anche alcune lezioni all'aperto o in locali pubblici per metterci alla prova in situazioni reali.

Dunque fatevi sotto e contattatemi per iscrivervi!

COME CI SI ISCRIVE?

Basta versare la quota entro sabato 10 febbraio così ci organizziamo. L'insegnante vi rilascerà regolare ricevuta di inscrizione alla prima lezione di corso.
Mi potete scrivere qui in privato, nei commenti oppure via whatsapp, sms o telegram al 3488708060.

ps. Se qualcuno di voi può partecipare soltanto una volta a settimana e non due, può scrivermi lo stesso e vediamo come fare. Le lezioni sono "indipendenti" ma chi viene due volte a settimana ovviamente si esercita e impara di più e sarebbe meglio mantenere lo stesso livello come gruppo. Inoltre, nel caso ci siano tante richieste e superiamo le 10 persone, dovremo dare la priorità a chi si vorrebbe iscrivere per 2 volte a settimana!

15 luglio 2017

PDC a Trieste: Corso di PROGETTAZIONE IN PERMACULTURA a puntate nei WEEKEND



L'associazione Naumanni in collaborazione con la Cooperativa Serra Hub sta organizzando in Friuli Venezia Giulia un corso "a puntate" di Progettazione in Permacultura (PDC) tenuto da Giuseppe Sannicandro con l'assistenza di Fabio Copetti.

Il percorso formativo sarà articolato in 12 giornate distribuite da settembre a novembre, specie durante il weekend e in una giornata festiva a novembre (abbiamo cercato di venire incontro ai lavoratori impegnati durante la settimana).

L'avvio del corso sarà confermato se si raggiungono almeno 8 iscritti.


Le date previste sono:

da VENERDì 1 a DOMENICA 3 SETTEMBRE
3 giornate piene dalle ore 9.30 alle ore 19

da VENERDì 8 a DOMENICA 10 settembre
3 giornate piene dalle ore 9.30 alle ore 19

da VENERDì 27 OTTOBRE a MERCOLEDì 1 novembre
(6 giornate piene con Giuseppe Sannicandro, dalle ore 9.30 alle ore 19)

Per partecipare al corso non sono necessarie conoscenze pregresse ma serve pre-iscriversi perché i posti sono limitati.

Gli appuntamenti saranno divisi per argomenti tematici e sarà possibile partecipare anche a un solo weekend.

Il costo di partecipazione per 1 weekend di 3 giornate sarà di euro 190.
I primi 6 iscritti ad ciascun weekend tematico avranno diritto a uno sconto di 10 euro.
Chi volesse partecipare a più appuntamenti avrò diritto a una ulteriore riduzione.

La partecipazione a tutti gli appuntamenti (12 giornate, per un totale di oltre 100 ore di lezione) darà diritto al diploma base di progettista riconosciuto dall'Accademia Italiana di Permacultura.

Il costo di partecipazione per chi si iscrive al percorso completo è di euro 650. I primi 6 iscritti pagano 630 euro.

Per iscriversi è necessario versare un acconto (di euro 50 per un weekend, euro 100 per l'intero corso) che non sarà rimborsato in caso di rinuncia del partecipante (se invece l'evento non dovesse essere realizzato perché non viene raggiunto il numero minimo o per altri motivi indipendenti dalla volontà del partecipanti, l'acconto sarà naturalmente restituito).

Vi daremo al più presto dettagli sui moduli specifici.

Per informazioni e prenotazioni:
Cristina 3488708060
karmayoga@outlook.it
crisfavento@gmail.com

30 maggio 2017

SWAP PARTY, PICCOLA FESTA DEL RIUSO E DEL RICICLO



Ciao a tutti!

Avete dei vestiti o delle scarpe mai messe o che non usate più? Voglia di cose nuove ma siete senza budget? Volete scambiare libri già letti con nuovi orizzonti letterari tutti da esplorare? Il vostro armadio sta per esplodere ma vi spiace cestinare abiti e accessori anche se stanno facendo la muffa? Non volete più indossare il maglione preferito dal vostro ex anche se è ancora meravigliosamente morbido? Non sapete che cosa fare il lunedì?

Ecco la soluzione a tutti i vostri crucci: passate a trovarci lunedì 5 giugno, fra le ore 18 e le ore 21, portando con voi gli "scarti" del vostro armadio e delle vostre librerie e divertitevi a scambiare i vostri abiti/borse/cinture/scarpe/libri con quelli miei o degli altri partecipanti! Si possono prendere e lasciare capi e libri a piacimento.

L'iniziativa è gratuita, aperta a tutti e NON ha fini di lucro. Lo spirito è solidale, ovvero NON si tratta di un mercatino: i beni NON possono essere messi in vendita ma saranno scambiati tra i partecipanti senza transizioni di denaro.

Vi aspettiamo da Serra HUB, in via Economo. Il locale, che normalmente il lunedi sarebbe chiuso, apre apposta per questo e mette a disposizione i propri spazi gratuitamente (sarebbe carino se ognuno dei partecipanti consumasse almeno una bibita per sostenere l'iniziativa, soprattutto chi occuperà i tavoli :) ).

E SE TRA UN VESTITO E L'ALTRO VI VIENE FAME?

Chi lo desidera può prenotare un APERICENA con bibita e assaggini a 10 euro oppure focaccia + bibita a 5 euro (la prenotazione è obbligatoria).

PERCHé PARTECIPARE ALLO SWAP?

Mai come oggi il riciclo e il riuso assumono un valore così importante: imparare il valore dello scambio, anche a livello umano, capire che ogni oggetto può avere nuova vita, che tutto può essere riutilizzato, che tutto può essere scambiato per limitare lo spreco e l'accumulo di rifiuti e di energie stagnanti, che ciò che a noi non interessa più può invece fare la gioia di qualcun altro.

E SE NON AVETE CON VOI NIENTE DA SCAMBIARE, SIETE COMUNQUE BEN ACCETTE/I!
Anche solo per un saluto, per bervi una birra in compagnia o per venire ad alleggerire noi swappers liberandoci dei nostri abiti in sovrappiù e contribuendo a dar loro nuova vita!

SONO BENVENUTE ANCHE ASSOCIAZIONI E/O ENTI CHE SONO INTERESSATE A RACCOGLIERE INDUMENTI USATI O LIBRI PER FINI SOLIDALI E NON DI LUCRO (in tal caso vi preghiamo di contattarci per segnalarci che tipo di indumenti vi possono essere utili, in modo da informare chi partecipa).

Potete estendere l'invito anche ad amiche, amici uomini e conoscenti e presentarvi direttamente all'evento.
Ognuno gestirà e sarà responsabile dei propri beni, si declina in tal senso qualsiasi responsabilità.

Per informazioni più dettagliate potete contattare anche Cristina Favento.

Buona selezione nei vostri armadi/librerie, vi aspettiamo! :)

ps. Se avete libri (in buone condizioni) che non utilizzate relativi a Green Economy, Circular Economy, Economia solidale, Agricoltura biologica, Alimentazione Sana, Permacultura, Sostenibilità, Cucina Vegetariana e temi affini, portateli! Saremo lieti di metterli a disposizione dei nostri visitatori creando un piccolo punto di lettura/scambio libri




Se volete iscrivervi e condividere su Facebook, ecco la: pagina dell'evento.

07 maggio 2017

Comprendere (e comprenderci) nel profondo. Comunicazione Empatica: il dialogo che unisce

In collaborazione con la cooperativa Serra Hub, vi proponiamo un fine settimana per approfondire un approccio diverso alla comunicazione e alla comprensione dei sentimenti e bisogni, nostri e altrui.

Sabato 27 e domenica 28 maggio 2017, dalle ore 9.30 del mattino fino alle ore 17, presso lo spazio di Serra Hub (in via Economo 12/1, a Trieste) avremo modo di dedicarci a teoria e pratica per migliorare la nostra comunicazione e aiutarci a risolvere i nostri problemi relazionali.

Per migliorare la comprensione profonda di noi stessi, dei nostri parenti, amici, partner, colleghi di lavoro. E vivere meglio, costruendo pace attorno a noi.

Creando connessioni con gli altri (e con noi stessi...) il mondo cambia.

Un discorso alla volta. Ciascuno potrà sperimentarsi ed esercitarsi, grazie ad un approccio pratico e che si focalizzerà su situazioni specifiche e reali.

L'incontro è promosso da Alberto Gallo, attivista sociale, con il timido supporto di Cristina Favento, giornalista e promotrice di economia solidale.
Entrambi innamorati della Comunicazione Non Violenta (o Empatica), vogliono condividerne i principi, convinti dell'importanza che questi abbiano nel creare terreno fertile a nuove relazioni basate sulla fiducia e sulla collaborazione.

Quanto costa?

In coerenza con lo spirito di condivisione, non c'è un costo di partecipazione. L'ispirazione viene dalla filosofia dell'Economia del Dono. Chi promuove l'incontro offre un percorso e chi partecipa potrà valorizzare questo scambio nel modo che ritiene più idoneo, a seconda delle sue possibilità e del suo gradimento.

Per i pranzi e gli intervalli di sabato e domenica, Serra Hub metterà a disposizione di chi lo desidera cibo e bevande (ogni partecipante deve confermare la prenotazione preventivamente per entrambi i giorni perché il sabato e la domenica il ristorante è chiuso a pranzo e ci preparerebbero qualcosa su richiesta).

Che cos'è la Comunicazione Empatica?

La Comunicazione Empatica (o Comunicazione NonViolenta, CNV) è allo stesso tempo un approccio e un processo, tesi a trovare maggiore autenticità nella comunicazione, una maggiore comprensione, connessioni più profonde e risoluzione dei conflitti.

A partire dagli anni '60, lo psicologo americano Marshall Rosenberg iniziò a strutturare questo processo, e poi a diffonderlo attraverso il Centro di Comunicazione Nonviolenta che aveva fondato, per promuovere la pace e la risoluzione dei conflitti in modo efficace.

Nato a Detroit - spesso al centro di forti contrasti razziali tra bianchi, neri e altre etnie - acquisì sul campo l'esperienza su come risolvere i conflitti in maniera pacifica.

Il suo lavoro si è diffuso nel mondo anche grazie a numerosi programmi di pace nati in oltre 30 paesi lacerati da conflitti profondi: Medio Oriente, Balcani, Colombia, Ruanda, Burundi, Sierra Leone, Sri Lanka e altri. Dovunque l'approccio di comunicazione empatica ha saputo esser dirompente.


La Comunicazione NonViolenta si basa sull'idea che tutti gli esseri umani sono capaci di compassione e ricorrono alla violenza o a un comportamento che danneggia gli altri quando non riconoscono le strategie più efficaci per soddisfare i propri bisogni. Le abitudini di pensare e di parlare sono apprese attraverso la cultura e costituiscono quel combustibile che innesca poi l'uso della violenza (psicologica e fisica).

Rendersi consapevoli di queste abitudini dà inizio a un'introspezione emotiva che porta a far emergere con chiarezza i sentimenti e bisogni che animano in profondità la nostra comunicazione, e creare l'ambiente favorevole per soddisfarli.

In sintesi, la Comunicazione Empatica è un processo di comunicazione costituito da quattro tappe: osservazione dei fatti, analisi dei sentimenti, analisi dei bisogni e richieste.

Attraverso questi quattro passi, che sembrano banali e meccanici, possiamo apprendere insieme la grammatica di una lingua nuova che, per dirla con Rumi, crea quel campo al di là del giusto e dello sbagliato, dove ci si può finalmente incontrare.

Vi aspettiamo!


Per info e prenotazioni: 

crisfavento - kiocciola - gmail (punto) comaggiungendo in copia karmayoga ET outlook.it

anche su whatsapp e viber al 348 8708060

26 gennaio 2017

ECOSIA, UN MOTORE DI RICERCA CHE PIANTA ALBERI

Quante volte utilizzate Google in un giorno? Immaginate di poter piantare un albero per ogni volta che lo fate…
Ecco:



Per scaricare Ecosia: info.ecosia.org/what.

Buon ossigeno a tutti :)

13 gennaio 2017

CAMMINANDO SI TROVANO DOMANDE E RISPOSTE


Quando si cammina si aprono delle porte. Le "soglie" sono state definite da Luigi Nacci nel libro "Alzati e cammina": un'ottima definizione. Ogni volta che ci affacciamo a una soglia vediamo una prospettiva nuova, vediamo e sentiamo cose che stanno oltre al luogo che ci ha fino a quel momento contenuti, che abbiamo alle spalle. Potrebbero essere belli o brutti gli spazi, non importa. Si tratta semplicemente di ricordare sempre che c'è dell'altro.

Qualche settimana fa, tornando a casa da un cammino di qualche giorno, ho incontrato un uomo su un bus. Era sulla cinquantina, magro. Aveva un'aria molto tranquilla. C'erano diverse persone sul bus ma lui, dopo un po' che se ne stava in piedi in silenzio, è venuto proprio da me e mi ha offerto un regalo. Credo a incoraggiarlo sia stato il sorriso aperto che ogni viandante si ritrova stampato in viso dopo qualche giorno che porti piedi, cuore e occhi a spasso per il mondo.

L'uomo mi ha porto un foglio di carta. Poi, da un'altra tasca, ha estratto un ciondolo e l'ha sollevato in alto facendolo dondolare, come a chiedere il mio assenso. Ho aperto il palmo della mano e lui ci ha appoggiato sopra un simbolo sacro. "Pregherai per me?", mi ha chiesto con tono molto gentile e pacato, come se stesse commentando la pioggia che aveva iniziato a scendere.

Ho risposto di sì. E' stata una promessa molto spontanea, anche se non sono cattolica, o qualcos'altro. Credo che anche una persona laica possa pregare, con molta fede, e con molta passione.
Poi siamo rimasti in silenzio, e qualche minuto dopo sono scesa. Ci siamo augurati buona giornata. Su un lato del foglio che mi ha dato c'era il testo che vi riporto sotto. 

Ci ho messo un po' di giorni prima di leggere quel foglio. 
Ecco, volevo condividere con voi questa piccola storia, su quelli che ormai da anni chiamo i regali del cammino. Sono grata a quell'uomo, anche se non so chi sia. In una delle domande che troverete c'è scritto che il regalo più grande che uno può fare a se stesso è perdonarsi. Vi auguro quindi di mettervi in cammino e di riuscire a perdonarvi.

Ventiquattro domande e ventiquattro risposte

Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.

Madre Teresa di Calcutta

02 febbraio 2016

Un laboratorio di Scrittura Creativa a servizio della memoria...


Non serve essere scrittori o attori per partecipare, basta avere voglia di sperimentare e prendere parte a un progetto collettivo. Si tratta di un breve laboratorio, ideato insieme all'associazione Joseph, che avrà luogo a Trieste (negli spazi di Laby, in via Cicerone 4) tra fine febbraio e marzo.

Alcune lezioni ben concentrate aiuteranno i partecipanti a prendere dimestichezza con semplici tecniche di scrittura e di gestione della propria presenza davanti a un pubblico. Ogni iscritto, accompagnato e seguito personalmente dall'insegnante, realizzerà un breve racconto per poi dargli forma, colore e voce. 

Il laboratorio è suddiviso in due parti: la prima sarà gestita da me e dedicata alla scrittura creativa e alla realizzazione di storie a tema che saranno poi raccolte per essere messe in scena. Ci piacerebbe che questo fosse soltanto il primo passo di un'iniziativa più ampia, dedicata a una maggiore consapevolezza dell'ambiente nel quale viviamo, della sua storia culturale.



Il percorso didattico sarà quindi un'occasione divertente per mettersi alla prova, ma anche per riscoprire la storia del nostro territorio e reinterpretarla insieme: stimoleremo i partecipanti a prendere ispirazione dalle vicende storiche delle venderigole, venditrici ambulanti di strada che per secoli hanno popolato le piazze di Trieste.

Queste carismatiche e simpatiche figure popolari sono il “pretesto” che farà da perno narrativo al laboratorio. In un percorso insieme ludico e della memoria, nella costruzione dei propri racconti i partecipanti saranno aiutati da me con alcuni dati storici, condivisi durante le lezioni e durante una visita guidata cittadina, alla scoperta dei luoghi storicamente "abitati" dalle venditrici di piazza. 

Il corso è aperto a tutti e non sono richieste abilità o esperienze pregresse. Il numero di partecipanti è però limitato perché ognuno di loro sarà seguito anche individualmente nel suo percorso. Per informazioni potete scrivere a karmayoga@outlook.it oppure contattare il numero 348-8708060 (anche via whatsapp, viber o talegram).

Le iniziative fanno capo a un più ampio progetto sostenuto dalla Provincia di Trieste con l'obiettivo di raccontare e valorizzare gli storici luoghi di mercato attraverso visite guidate, workshop e incontri didattici.

Capofila del progetto è l'associazione Joseph, impegnata nella promozione di aziende locali agricole e artigianali attraverso eventi di formazione e incontro sia in Italia che in Slovenia, affiancata nelle varie manifestazioni anche da Slow food - Trieste, dall'associazione di promozione sociale Drop Out e dall'associazione culturale Laby, sede di quest'ultimo laboratorio che andrà a chiudere il calendario degli eventi in programma.

Cristina Favento

16 gennaio 2016


Avete dei vestiti o delle scarpe mai messe o che non usate più? Voglia di cose nuove ma siete senza budget? Volete scambiare libri già letti con nuovi orizzonti letterari tutti da esplorare? Il vostro armadio sta per esplodere ma vi spiace cestinare abiti e accessori anche se stanno facendo la muffa? Avete pensato mille e una volta di dare i vostri abiti inutilizzati alla Caritas o ai centri accoglienza ma non lo avete mai fatto per pigrizia? Non volete più indossare il maglione preferito dal vostro ex anche se è ancora meravigliosamente morbido? Non sapete che cosa fare il lunedì?

Ecco la soluzione a tutti i vostri crucci: passate a trovarci lunedì 18 gennaio portando con voi gli "scarti" del vostro armadio e delle vostre librerie e divertitevi a scambiare i vostri abiti/borse/cinture/scarpe/libri con quelli miei o degli altri partecipanti! Si possono prendere e lasciare capi e libri a piacimento.

Vi aspettiamo al secondo piano della piscina Bianchi, presso il punto lettura Stilelibro (nell'area H2Openspace) gestito dall'associazione di promozione sociale ticonzero, che collabora gentilmente all'evento. L'iniziativa è gratuita, aperta a tutti e NON ha fini di lucro.

Viene realizzata grazie alla disponibilità del Centro Federale Trieste della Federazione Italiana Nuoto che ci ha concesso gratuitamente l'utilizzo per la serata degli spazi presso la sala H2Openspace della piscina “Bruno Bianchi”, dove il punto lettura Stilelibro è ospitato.

Mai come oggi il riciclo e il riuso assumono un valore così importante: imparare il valore dello scambio, capire che ogni oggetto può avere nuova vita, che tutto può essere riutilizzato, che tutto può essere scambiato per limitare lo spreco e l'accumulo di rifiuti e di energie stagnanti.

E ciò che a fine serata nessuna/o di voi ha interesse a prendere verrà smistato tra enti e associazioni che raccolgono indumenti per beneficenza (suggerimenti su chi cerca questo tipo di oggetti o volontarie per consegnare i pacchi sono bene accette. Al momento sono interessati ad accettare i nostri abiti e accessori: GOAP, ICS, Farmacia Comunale Al Cedro).

E SE NON AVETE CON VOI NIENTE DA SCAMBIARE, SIETE COMUNQUE BEN ACCETTE/I!
Anche solo per un saluto o per venire ad alleggerire noi swappers liberandoci dei nostri abiti in sovrappiù e contribuendo a dar loro nuova vita!

Potete estendere l'invito anche ad amiche, amici uomini e conoscenti. Sono bene accetti anche cibarie e/o bevande da condividere con gli altri partecipanti!

Lo swap party sarà ufficialmente in corso dalle ore 17 alle ore 21 e potete presentarvi direttamente all'evento. Ognuno gestirà e sarà responsabile dei propri beni, si declina in tal senso qualsiasi responsabilità. Per informazioni potete lasciare un commento a questo post.

Buona selezione nei vostri armadi/librerie, vi aspettiamo!

22 novembre 2015

Diari salentini



In questi giorni pugliesi, potete leggere le mie cronache di viaggio nei Diari Salentini. Spero che sia una buona lettura.

Vorrei poi condividere qui una citazione bellissima letta ieri sulla maglietta di un nostro compagno di cammino:

Lentius, profundius, suavis

Più lentamente, più in profondità, con più dolcezza

Alexander Langer


04 aprile 2015

Life in progress...


Sono di nuovo in partenza per diversi viaggi... Dov'è la novità, si chiederà chi un po' mi conosce. La novità è che questa volta non parto come giornalista ma come consulente rispetto a dei progetti di turismo sostenibile. Ne sono molto felice e, in ogni caso, certamente non smetterò di scrivere, anzi: spero di potervi documentare presto le belle esperienze che andrò a vivere.

12 marzo 2015

INDIA, VIAGGIO DI SOLA ANDATA

Potrebbe non bastare una vita intera per descrivere questo viaggio. La malizia vitale, lo sporco che purifica, la guarigione che alleggerisce. L'allentarsi, timido, delle maglie. La saggezza che ho respirato negli occhi delle persone che laggiù ti guardano e ti vedono davvero. L'ego che, giorno dopo giorno, beneficia di mortificazioni costanti.
Un misterioso senso di fragile immunità. Lo scetticismo che latita. La lacerante e gioiosa intensità che mi ha sciolto il cuore.
L'istintualità, il divino. Una luminosità che spoglia. Quel senso di pace e di comunione che ti fa sentire una compiuta parte del tutto in divenire, momento dopo momento. Traboccante, persino.

Ho paura di perdere questa chiarezza, perché già so, già sento che - umanamente - l'ho appena sfiorata, la sto perdendo, la perderò, per poi tendere e tendere e ritendere a ritrovarla, e ritrovarla ancora. Intanto... GRAZIE INDIA. GRAZIE VITA.

ॐ शान्तिः 





26 gennaio 2015

Chiuso per... India!

Come alcuni di voi forse sanno, seguendomi su altri canali, fino a circa metà marzo sarò poco attiva e reperibile perché in viaggio attraverso la grande India!
Om Shanti


16 dicembre 2014

In Puglia alla scoperta dei presepi viventi

Ancora Puglia. Questa volta ci torno per scoprire i presepi viventi che popolano la Regione tra Natale l'Epifania, dal Gargano al Salento, dalle Murge alla Valle d’Itria.


Suggestivo scenario per le scene della Natività saranno centri storici e siti archeologici, gravine e grotte, frantoi ipogei e masserie. 

I moltissimi presepi allestiti con entusiasmo dai pugliesi diventeranno quindi occasione per valorizzare i paesaggi e la cultura della regione, anche grazie al progetto strategico ICE (Innovazione, Cultura e Creatività, per una nuova Economia), sviluppato nell’ambito del programma di Cooperazione territoriale europea Grecia Italia 2007-2013. Un ottimo spunto per potenziare l’offerta turistica anche in pieno inverno, in una regione che generalmente viene scelta soprattutto in primavera ed estate per il suo splendido mare. 

A Sternatia, nel Salento, i personaggi del presepe ambientato nel centro storico dialogheranno tra loro in griko, in omaggio alla lingua grika introdotta nell'area dai primi coloni greci dell’antichità e rinverdita con i monaci bizantini. Alberobello con i suoi trulli sarà lo scenario naturale di un suggestivo presepe vivente. A Pezze di Greco, frazione di Fasano, 350 personaggi animeranno il presepe in un insediamento rupestre abitato sin dal XII secolo tra ulivi e grotte naturali.

Il presepe di Deliceto, nel Parco del Gargano, ruoterà intorno alla figura di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che visse lì e che compose "Quanno nascette ninn", da cui nacque "Tu scendi dalle Stelle", tra i più famosi canti del Natale. 
Deliceto è gemellato con la vicina Rignano Garganico, dove il presepe si anima nel centro storico medioevale. Si incontra la figura di Federico II nel presepe di Foggia. A Strudà il presepe è ambientato invece nei campi tra casette di legno costruite per l’occasione. 

Ancora Natività inscenate nei centri storici di San Donato e Specchia, borgo tra i più belli d’Italia. E a Tricase, che celebra la 35ma edizione del presepe vivente con oltre 400 personaggi, in collina. Sarà quest’anno l’attrice Helen Mirren con il marito, il regista Taylor Hakford, proprietari di una masseria nel Salento, a fare da testimonial.

Come da buona tradizione pugliese, ai centinaia di visitatori i personaggi dei presepi offriranno vino e pittule, o pettole (palline di farina acqua e lievito che vengono fritte nell’olio di oliva), calde mozzarelle e ricotte preparate all’istante, pasta fatta in casa: orecchiette, maccheroni e sagne ncannulate (tagliatelle ritorte). Senza dimenticare i dolci tipici del Natale, come le ncartiddhate, nastrini di pasta fritta composta a forma di rosa e ricoperta di miele, che ricorda le fasce di Gesù Bambino.

Per conoscere nei dettagli località, orari e giorni di apertura di tutti i presepi viventi che hanno aderito alla Rete regionale pugliese e per scegliere il proprio preferito: www.mediterraneantourism.it.

Dal 3 al 7 gennaio vi farò da inviata in loco: potrete leggere i miei post in tempo reale sul blog La Girandola
Buone Feste a tutti!

12 settembre 2014

Il privilegio


La donna ha uno sguardo duro, che fa male a guardarla. Non ci abbiamo fatto caso subito, eravamo troppo impegnati ad arraffare tutto quel che si poteva, fuori dal finestrino. Con occhi e obiettivo, come un ultimo bottino da riportare a casa. Perché quel viaggio in Perù ce l’eravamo sudato e meritato, e avevamo intenzione di approfittarne fino all’ultimo.

È stato l’odore intenso di lei a gridare la sua presenza. “Si sente bene signora?” le chiede Federico e già si alza per cederle il posto. “Gracias” mormora lei sedendosi. Sta sudando ma si stringe in un consunto e sporco scialle andino che ormai ha sbiadito la sua vivacità. Lancio un’occhiataccia al mio ragazzo che mi ha rifilato accanto quella donna poco gradevole, ma lui, con uno sguardo di rimprovero, mi indica la pancia. Dev’essere semplicemente in sovrappeso, penso, perché pare un donna troppo vecchia per essere incinta. E invece è al quinto mese. Si è sentita male, mi spiega in spagnolo, e ha lasciato a casa altri quattro figli per raggiungere il marito che lavora a Lima. Fatica persino a parlare. Ma non vuole né un medico, né dell’acqua, solo stare tranquilla, dice.


Rimaniamo in silenzio mentre scorre sotto di noi quell’infinita lingua d’asfalto che dal Cile si arrampica fino all’Alaska. La pallida fascia costiera e le brulle alture sgarbatamente solcate dalla Panamericana sono insensibili al nostro turbamento. La donna sembra stare meglio, si rilassa un poco, ma rimane chiusa in se stessa. Mi chiedo se anche lei, come molti peruviani che abbiamo incontrato, è attraversata dall’ombra di un diffidente risentimento storico verso gli stranieri “occidentali”.

Il silenzio si fa ingombrante. Decido di complimentarmi per le meraviglie naturali e gli straordinari siti archeologici che hanno in Perù, ma non succede niente. Lei quasi non mi guarda. Allora mi viene in mente che le immagini sono più potenti e condivisibili delle parole. Provo a farle vedere qualcuna delle foto fatte durante il viaggio che sta volgendo al termine. Sullo schermo della mia macchina fotografica dei grossi rapaci volteggiano sospesi sull’abisso del Colca Canyon.


Questa volta lei osserva con più attenzione, sembra interessata. “In tanti anni vissuti qui non ho mai avuto la fortuna di viaggiare - dice - Ho dovuto aspettare qualcuno che venisse da tanto lontano come te per poter vedere un condor con le ali bianche. Non credevo neppure che esistessero, tanto meno nel paese in cui vivo”. Il sollievo di sentirla finalmente parlare di nuovo svanisce quasi immediatamente, dissolto dalla nota dolorosa che colgo in quella voce grave. Il suo sguardo è fermo e lucido, forse per la febbre. “Spero che mio figlio possa avere un giorno lo stesso privilegio che avete avuto voi”.

Nessuno dice più niente. Mi riappoggio allo schienale mentre arriviamo nella capital. Qui un paese intero, scimmiottando modernità e riforme sociali, insegue la speranza, ancora costantemente frustrata da malgoverni e corruzione, di uscire dalla miseria. Attorno a noi, in un groviglio di strade regolari ma caotiche, si rincorrono decadenti palazzi coloniali e case barricate dietro recinzioni in filo spinato, baraccopoli e nuovi asettici quartieri residenziali, con centri commerciali dai prezzi globalizzati. 

Guardo fuori dal finestrino ormai senza avidità né frenesia. Ci ho messo un po' per capire cosa sento ma ora so che è riconoscenza, verso questa strana presenza accanto a me, verso la vita, verso Federico che sa dubitare anche quando è scomodo. Perché niente è dovuto, niente è scontato. Perché questa donna, che pur pareva non possedere niente, mi ha appena regalato altri occhi.


testi e foto di Cristina Favento

[articolo pubblicato originariamente sul blog La Girandola]

10 luglio 2014

I have a lucid dream... to be a fashion storyteller reporting about the ITScontest from inside



Mai avrei pensato nella mia vita di occuparmi di moda come social storyteller. E invece. Sta succedendo in questi giorni e lo trovo stimolante. Sono stata adottata dalla grande famiglia fashion di ITS, International Talent Support, una manifestazione di fama internazionale nata per dare spazio ai giovani talenti nel mondo della moda. Quattro sono le categorie competitive - ispirate quest'anno, per la tredicesima edizione, al sogno lucido - e 40 i finalisti: moda, accessori, gioielleria e artwork.


In questi giorni - come "inviata" di Triestesocial, insieme a Francesca di GoodmorningTrieste e a Federica "twittodarte", seguite dall'occhio vigile di tutti gli altri amici del Social Media Team tergestino - ho la fortuna di avere accesso al backstage e di vivere insieme allo staff e ai protagonisti tutte le adrenaliniche fasi preparatorie alla sfilata di sabato, che si terrà a Trieste, nello spettacolare Salone degli Incanti (in allestimento, nella prima foto in alto).

Attraverso Twitter, Facebook e Instagram cercherò di raccontarvi che cosa sta succedendo, chi sono le persone che lavorando dietro le quinte, chi gli ospiti, cercherò di condividere con voi immagini e curiosità, di farvi capire meglio chi sono i protagonisti, come si stanno preparando a vivere la loro grande opportunità e che rapporto vive questo straordinario evento con la mia città.

Buon sogno lucido a tutti!

Cristina Favento

12 maggio 2014

Che cos'è il social media team di #Triestesocial e com'è nato?

Ce lo spiega in una bella video intervista Rosy Russo, fondatrice insieme a Giovanna Tinunin della grande famiglia social tergestina (di cui anch'io faccio felicemente parte tra una girandolata e l'altra!):


Colgo l'occasione anche per segnalarvi che mancano 2 soli giorni al grande evento digitale che stiamo organizzando per operatori e appassionati di turismo e web: "Trieste + Social, tra racconto e promozione del territorio", mercoledì 14 maggio al Museo Revoltella dalle ore 9.

L'incontro del mattino si potrà seguire anche in streaming grazie al supporto del quotidiano Il Piccolo, media partner, che già ha annunciato l'evento. Per puntuali aggiornamenti, che cercherò di raccontarvi live attraverso Twitter, potete seguire l'account di Triestesocial.

To be continued... #triestesocial

07 aprile 2014

Hack travel: and the winner is...


La maratona è finita, i premi sono stati assegnati, le proposte fatte. Non vi farò una lunga lista di nomi e un resoconto dettagliato di ciascun progetto. Anche perché è possibile che alcune delle app realizzate le troviate presto immesse nel mercato turistico (e non sarebbe corretto bruciare l'idea prima che sia effettivamente implementata dalle aziende e dai ragazzi che hanno partecipato).

Qualche considerazione sui vincitori però vorrei condividerla: se dovessi individuarne uno, direi che a dominare la scena di Hack Travel sono state le nuove tendenze del settore turismo, già emerse dall'analisi degli esperti. Uno tra tutti, Mirko Lalli che ha condiviso la sua presentazione qui.

Vincono il social e la condivisione dunque, la semplicità e una comunicazione efficace, il coinvolgimento e la qualità dell'esperienza vissuta in viaggio.
Vince l'unicità dell'utente, il suo bisogno di socialità, di emozione. Vincono le proposte che permettono ai viaggiatori di capire con facilità dove andare, che cosa fare, come prenotare, chi è capace di soddisfare nel migliore dei modi i loro bisogni.

Per tutto il resto c'è H-Farm :)

@CristinaFavento

#Hacktravel #HIndustry #Hfarm

05 aprile 2014

Hack travel update. Work in progress all night long

Ormai è scesa la sera e la stanchezza un po' si sente. La giornata è stata davvero intensa e il popolo degli innovatori reclama bibite energetiche. Per loro la notte è ancora giovane, tutta da sfruttare per portare a buon fine il progetto che dovranno realizzare e presentare entro domani mattina.


Il pomeriggio è scivoltato via veloce, tra primi confronti all'interno dei gruppi, pausa gelato (con tanto di ambulante che proponeva prodotti artigianali di ottima qualità) e pitch via videochiamata con Matteo Stifanelli, il simpatico country manager di AirBnB Italia, che ha condiviso la propria esperienza e risposto ad alcune domande in diretta.

Chi si è sistemato sui tavoli dei vari edifici, chi sparpagliato tra divani e spazi all'aperto, chi addirittura ha impostato il lavoro di gruppo e poco fa ha lasciato il camp per lavorare individualmente, riposare un po' e ripresentarsi domattina.

I rappresentanti delle aziende hanno partecipato con interesse e disponibilità all'hakathlon, sono stati molto presenti tra i gruppi di lavoro e si sono confrontati a lungo con i partecipanti, aiutandoli a capire in che direzione sviluppare le proprie idee.

Dalla mia posizione privilegiata di silenziosa osservatrice ho origliato i loro brainstorming, ho sbirciato tra i monitor a caccia di bozze grafiche, ho scambiato quattro chiacchiere con l'uno o con l'altra, ho ascoltato le prime idee condivise con mentors e aziende.

Alle 19 è iniziata una prima "ronda" ufficiale: i responsabili di H-farm e i manager aziendali hanno fatto un giro tra i tavoli di lavoro per sentire che cosa ciascun gruppo aveva pensato di realizzare, in modo da dare ai componenti la possibilità di confrontarsi con gli ipotetici committenti prima della consegna finale, per testare le reazioni ed eventualmente riaggiustare il tiro.

I partecipanti erano avidi di reazioni ed è stato bello assistere al dialogo - che così tanto manca in Italia - tra entusiasti (e spesso molto giovani) proponenti e mondo delle imprese, all'incontro tra freschezza ed esperienza. Il format pare funzionare bene insomma, anche stando a quello che dichiarano i diretti interessati, da un lato e dall'altro. Le aziende ascoltano con attenzione, i ragazzi imparano. C'è scambio, c'è crescita.

Non posso darvi grandi anticipazioni sugli specifici progetti, ho promesso che non avrei svelato in anteprima alcun dettaglio... anche perché molti gruppi non sono ancora riusciti a finalizzare un'idea e stanno ancora discutendo su possibili sviluppi. Molti stanno ridefinendo il proprio "prodotto" anche sulla base dei giudizi ricevuti. Solo domani potrete quindi saperne di più!

Verso mezzanotte inizieranno i primi contest, sotto forma di quiz e sfide individuali, che intervalleranno i lavori in corso, anche per tenere alta l'attenzione. Si va avanti fino all'alba...

Buon lavoro ragazzi, che la notte porti intuizioni!

@CristinaFavento

#HackTravel #Hfarm #HIndustry

ps. Per cena sono arrivati a H-Farm 90 metri di pizza! NO-VAN-TA. No, dico, tanto per darvi un'idea del microcosmo che sta vivendo qui questi due giorni...

Leggi anche:

Il pre-evento: innoviamo il turismo?

Hacktravel, che cos'è e come si fa?

PARTE L'HACK TRAVEL! ENERGIA INNOVATRICE IN CORSO...

Eccomi qua a tentare una cronaca live di HackTravel, come promesso...



Dunque stamattina sono arrivata alla H-Farm, nelle campagne venete che stanno incubando alcune delle più innovative start-up dedicate al digitale in Italia. E mi sono ritrovata davanti una folla iperattiva di aspiranti innovatori, accorsi appunto per l'Hack dedicato al turismo.


Innanzitutto che cos'è un H-ACK? Si chiama così il format di H-Farm che consiste in una maratona di 24 ore durante la quale ragazzi provenienti da tutta Italia si sfidano in team per creare soluzioni digitali innovative destinate alle aziende

L'appuntamento per tutti era alle ore 10, per le presentazioni e il via ai lavori, ma il flusso di persone in arrivo era vivace sin dalle 8 del mattino. Oltre 400 i presenti: questo è l'hackathon fino a oggi più gettonato in assoluto in termini di partecipazione, mi spiegano gli organizzatori. Sono stati oltre 600 gli iscritti, con 150 persone in lista d'attesa (sono sempre molti gli iscritti a questo tipo di contest gratuiti che alla fine, per un motivo o per l'altro, non si presentano).

I ragazzi sono divisi in 3 categorie che gestiscono sostanzialmente lo sviluppo e l'ideazione del prodotto, realizzato in risposta a quelle che sono le richieste delle aziende partecipanti. 
I profili richiesti sono di 'developer', il più ricercato, che cura il codice e la realizzazione informatica dell'idea; 'designer', che si occupa degli aspetti grafici, e 'marketing specialist', che cura gli aspetti legati alla comunicazione dell'eventuale prodotto. 

Molti degli iscritti all'evento vengono qui da soli e poi cercano i propri compagni di avventura, altri sono team già collaudati, che magari hanno partecipato ad altri H-ACK organizzati qui ad H-Farm o altrove (il format sta iniziando a dilagare anche in altre città italiane: ce ne sarà uno la prossima settimana a Milano organizzato per Wired Italia e dedicato alle smart cities). 

Gli organizzatori consigliano di non superare le 8 persone per team, in modo da lavorare meglio ma non c'è rigidità in tal senso: ci sono gruppi di 3 persone e altri di 12. L'unica condizione è che all'interno di ogni gruppo di lavoro siano rappresentate tutte e tre le categorie richieste per lo sviluppo (developer, designer e marketing specialist).

Gli interlocutori finali sono le aziende partecipanti che, spinte dalla possibilità di abbracciare nuovi modelli di business basati sull’utilizzo di piattaforme digitali, hanno lanciato stamattina un’importante sfida ai partecipanti all’evento. Ciascuno si è presentato, spiegando qual è la direzione di sviluppo che l'azienda intende perseguire.

Per la prima volta da quando è nato il format H-ACK, mi spiegano i ragazzi dell'incubatore, c'è stato un eccesso di richiesta da parte delle aziende per partecipare, tanto che sono state suddivise in due gruppi. Il turismo ha voglia di innovazione insomma! Ci sarà quindi un altro H-ACK Travel da programmare, probabilmente in autunno.

Al primo appuntamento, quello di oggi, hanno partecipato Wish Days, tra le principali aziende italiane che operano nel settore dei soggiorni e delle esperienze con cofanetti regalo, gift card e simili; Costa Crociere, la compagnia con la più grande flotta in Europa, composta da 14 navi tutte battenti bandiera italiana; Vela Spa, Società del gruppo Avm per la commercializzazione dei servizi di trasporto e dei principali eventi a Venezia; Bravofly Rumbo Group, una delle maggiori Online Travel Agency (OTA) in Europa, che mette a disposizione piattaforme web all’avanguardia per la ricerca e prenotazione di una vasta gamma di prodotti e servizi legati al viaggio e al tempo libero. 

Sono intervenuti i rappresentanti di H-Farm, per spiegare come l'evento potrebbe portare allo sviluppo effettivo di alcune star-up nel caso di idee ritenute interessanti dalle aziende, e Mirko Lalli, Senior Digital Strategist e Ceo di Travel Appeal (agenzia di marketing digitale specializzata in innovazione e design di esperienze nel settore Travel), che ha incubato la sua stessa azienda proprio qui in H-Farm e ha condiviso le sue considerazioni sulle nuove tendenze in ambito turistico.


Prima e dopo le presentazioni, c'è stato grande fermento per la creazione dei team di lavoro, che devono essere composti in maniera eterogenea, in modo da coprire i vari settori di sviluppo dell'idea. E' stato coinvolgente vivere queste fasi, molto partecipate sia da parte delle aziende, che si sono presentate con entusiasmo, sia da parte dei ragazzi che hanno deciso di mettersi in gioco.

C'è una grandissima energia in questo posto. Staremo a vedere che cosa produrrà: entro domani a pranzo ci saranno le presentazioni dei progetti realizzati nelle prossime ore.

Fino a quel momento i vari team lavoreranno incessantemente, seguiti dai rappresentanti aziendali e affiancati dagli organizzatori. Sono previsti alcuni momenti formativi, di svago e dei mini contest che andranno avanti per tutta la notte. La deadline per la consegna è domattina, alle ore 10. Poi ogni gruppo avrà 3 minuti per presentare ciò che ha creato.

Per il momento passo e chiudo. Stay tuned!
@CristinaFavento

#HackTravel #HFarm #HackIndustry

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Il pre-evento: innoviamo il turismo?

Hacktravel update, before the night (III)