31 luglio 2013

DECANTAZIONE EMO-PROFESSIONALE

Bambini della comunità Garifuna di Placencia, Belize - photo by Cristina Favento

Era da un po' che stavo metabolizzando questo viaggio, non me ne vogliano male gli impazienti. Un po' perché ci sono state tante belle novità lavorative nella mia vita, un po' perché sentivo il bisogno di lasciar sedimentare...
Spesso nel mio lavoro è tutto immediato, real time. I viaggi e gli articoli si susseguono incalzanti, e mi ritrovo a passare, con il corpo e con la mente, da metropoli frenetiche a oasi naturali, da immersioni senza scudi in un turbinio di volti e lingue e incontri, all'isolamento che richiede la scrittura. E se una cosa non la butti fuori subito - in immagini, in parole, in indirizzi e link consigliati qua e là che lascino traccia di un percorso, in fugaci impressioni appuntate come post it in questo e altri blog - pare quasi che scada, che scompaia inghiottita dalle sabbie mobili del Panta Rei.

Mi piace questo aspetto del mio lavoro. Induce a un ritmo sincopato di vita che mi regala un'intensità appassionante, che mi rapisce ogni volta, per riscattarmi piena di vibrazioni profonde. Per quanto ami questa vita, però, a volte i pressing produttivi - che non hanno la fisionomia di un volto ben delineato, è una pressione che sento arrivare dalla rapidità folle a cui va il mondo e che cerco di contrastare supportando e partecipando alle tutte le benedette iniziative slow che mi posso permettere - generano una sorta di ribellione intima. 

Forse il volto è quello del consumismo, della sete umana di velocità, di notizie, di condivisione, forse è l'inquietudine esistenziale di Pessoa o Chatwin. Poco importa. Prima o poi il senso di ribellione arriva.
E la mia rivendicazione di un diritto alla lentezza prende magari la forma di un silenzio professionale, come in questo caso. Un silenzio che, solo dopo una sana decantazione emotiva, può finalmente, pian piano, ritrovare una qualche voce...


testi e foto di Cristina Favento, 
articolo pubblicato in Girandola Errante, Blogautore del Piccolo su Repubblica.it

25 luglio 2013

19 luglio 2013

TI SALUTO DAI PAESI DI DOMANI


...
mi sono spiato illudermi e fallire 
abortire i figli come i sogni 

mi sono guardato piangere in uno specchio di neve 
mi sono visto che ridevo 
mi sono visto di spalle che partivo 
ti saluto dai paesi di domani 

che sono visioni di anime contadine 
in volo per il mondo 
mille anni al mondo mille ancora 
che bell'inganno sei anima mia 

e che grande questo tempo che solitudine 
che bella compagnia

 
Fabrizio De Andrè

VIAGGI E DOMANDE




D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda


Italo Calvino

17 luglio 2013

GIù GIù GIù, nelle viscere della Terra

Laddove scorre il Timavo, nella viscere del Carso triestino: ecco la prossima avventura che vi racconterò, se domani ne riemergo viva..


15 luglio 2013

I loro desideri hanno la forma delle nuvole



Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s´allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perché, sempre dicono: Andiamo!

I loro desideri hanno la forma delle nuvole,
e, come un coscritto sogna il cannone,
sognano voluttà vaste, ignote, mutevoli
di cui lo spirito umano non conosce il nome!

Povero innamorato di terre chimeriche!
Bisognerà incatenarti e buttarti a mare,
marinaio ubriaco, scopritore d´Americhe
il cui miraggio fa l´abisso più amaro?

Così il vecchio vagabondo cammina nel fango
sognando paradisi sfavillanti col naso in aria;
il suo sguardo stregato scopre una Capua
ovunque una candela illumini una topaia.


Charles Baudelaire, Il viaggio

12 luglio 2013

CARI LADRI DI BICICLETTE

Cari ladri di biciclette,
il mio disprezzo per voi è pari soltanto a quello che provo verso qualche politico palesemente in cattiva fede.

Mi hanno rubato tante cose nella mia vita. Da vil denari al cellulare con tutti i numeri dentro. Non mi è mai interessato più di tanto. Stavolta, ed è purtroppo la quarta che succede!, è diverso. Non riesco proprio a non essere incazzata perché è una sorte troppo ingiusta e sistematica quella che tocca a chi cerca di muoversi in un centro urbano con un mezzo che non inquini, non consumi, eccetera, eccetera.

Rubare la bici di chi la usa come mezzo di spostamento ha un valore diverso, insulta anche un valore altro - simbolico - rispetto al possesso.

Il mal comune, in questo caso, ovvero la consapevolezza che una buona percentuale di amici e conoscenti abbia subito e continui a subire la stessa sorte, mi fa incazzare ancora di più.

Solo per De Sica, in questo momento, riesco a provare empatia, ma non so quanto mi senta o meno consolata dal suo capolavoro cinematografico, anzi.

Una pedona che fino a ieri era spesso felice di esserlo per scelta, non per carenza



11 luglio 2013

La battaglia dei fiori di Valencia

L'evento spagnolo, inserito nella più ampia manifestazione della Feria de Julio, è folcloristico e divertente: oggi ve lo racconto nella rubrica di viaggio Weekend, sulle pagine del quotidiano Il Piccolo, e prossimamente l'articolo sarà anche sul blog della Girandola.
Nel frattempo vi posto, per gentile concessione di Turismo Valencia, la mia foto preferita ever della manifestazione.
Cristina Favento


09 luglio 2013

COME SCONFIGGERE IL BUROCRATESE


"Cos’è in fondo il burocratese se non un’arma brandeggiata per disorientare e intimorire il malcapitato alle prese con l’astrusa macchina della Pubblica Amministrazione? Perché davanti al burocrate non sei mai cittadino bensì suddito, al suo cospetto ogni tua argomentazione è sempre ultronea. Se non capisci è perché c’è la postilla attergata, e se insisti lui continua a opporre diniego. L’ANTIBUROCRATESE è una nuova rubrica dell’Osservatorio di Lingua Italiana Zanichelli. Analizza esempi di italiano burocratico proponendone una riscrittura chiara, comprensibile, elegante. È un dizionario online gratuito, sempre aggiornato, che – a differenza di iniziative analoghe – allega le prove del misfatto lessicologico. Perché parlar chiaro è un dovere morale".

Grazie a Emilio Piano ho scoperto questo bel post di Pino Bruno. Buona lettura

08 luglio 2013

Next step

Qualcosa mi dice che, forse, presto potrei anche raccontarvi qualcosa sul Montenegro..

05 luglio 2013

FILMING A COAST BORDER THAT DOESN'T EXIST ANYMORE...


SAILING (AND FILMING) FROM UMAG TO TRIESTE.

C'è questo personaggio, Vlatko, un uomo massiccio, dall'aria gioviale, appassionato di vela e di cinema. Non proprio di cinema, anzi, quanto piuttosto di documentari naturalisitci. Direi quasi che ha l'animo metodico e paziente di un bibliotecario: la sua passione è registrare in immagini tutta quella lunghissima e frastagliata costa dove s'infrange il moto ondoso dell'Adriatico. Un po' come fosse una sorta di Google, però Coast anziché Street

Per mesi e mesi, a sue spese, Vlatko ha circumnavigato caparbiamente isola dopo isola, realizzando ore e ore di girato. Fino a ieri, le riprese le ha sempre fatte nelle coste del suo Paese, la Croazia, che dal 1 luglio di quest'anno è diventato ufficialmente Europa. E finalmente, ora, può sconfinare.
Lo farà domani, partendo da Umago per arrivare in barca a vela fino a Trieste, e io sarò con lui, per raccontarvi come va a finire questa storia..

02 luglio 2013

NON CHIEDERE LA DESTINAZIONE

“Caro lettore, alla fine della mia Odissea, dopo aver ucciso tutti i Proci, Ulisse lascia Penelope e parte di nuovo. Perché lo fa? Perché Ulisse non è un personaggio ma è una mania. Una mania che costringe l'uomo a partire. Sempre. Una mania che alcuni hanno e altri no. Se anche tu ce l'hai, sappi che nel porto c'è una nave che ti aspetta. Non preoccuparti per la valigia. Non chiedere il prezzo del biglietto. Non chiedere la destinazione. L'importante è partire.”

Nessuno, Luciano De Crescenzo

Ringrazio Viaggi e Miraggi, la rete del turismo responsabile, nella cui newsletter ho trovato la sopracitata perla

01 luglio 2013

SURFIN' USA? IMPARARE LE LINGUE NELLE SPIAGGE DEI SURFISTI



ESL mette in palio viaggio, corso di surf e di lingua in Australia per due persone. Ma le destinazioni per viaggi studio on the beach sono svariate e la possibilità di trascorrere un’estate sulla cresta dell’onda c'è anche per chi vuole studiare francese, spagnolo e portoghese. 
Per saperne di più: leggi l'articolo della Girandola.